Chris Cann e Hirdilak, un viaggio nei loro mondi, dal Canada e dalla Toscana tra colori e figure che si dissolvono: l’immagine appare e scompare.
Una mostra fatta di contrapposizioni tra il finito e il non-finito, tra forza e delicatezza, tra colori accesi e toni pastello…
“Queste opere, frutto di un anno di lavoro, sono il
risultato di una transizione pittorica.
Esse costituiscono il corpus di una visione
artistica, che ha or ora abbandonato il voler
rappresentare verosimilmente il soggetto, per
potersi così dedicare in maniera più libera
all’espressione del sentimento.
In questi dipinti la classicità diviene un ricordo, di
essa vi è un eco nel dettaglio degli sguardi o in
alcune pose statuarie dei corpi; ma essa ormai
non è più la protagonista, quel che ora è
predominante è l’intensità del colore, il gesto
rapido, l’evanescenza dell’immaginazione, il fluire
contemporaneo.
Questi ritratti femminili affrontano il tema
dell’attesa e del desiderio, essi tentano di
esprimere una paziente sensualità.
Questi volti, questi corpi, queste allusioni
dominate da un erotismo tragico sono la
raffigurazione di una speranza di felicità nella
precarietà della vita.
Nell’incessante scorrere, un fiore si eleva
e prima di scomparire, si concede di amare.”
-Hirdilak